Progetto Umanitario a L'Aquila
venerdì 19 giugno 2009
19 giugno 2009
Dopo che la terra ha tremato a L’Aquila, il 6 aprile, molte persone che seguono Amma hanno chiamato o scritto per chiedere se potevamo portare un nostro aiuto alle popolazioni colpite.
Abbiamo quindi interpellato il gruppo di coordinamento europeo per avere delle direttive in merito. Le indicazioni ricevute sono state affermative e ci hanno invitato a fare riferimento sempre e solo alle autorità locali competenti.
Alin, uno dei responsabili europei, ci ha suggerito alcune idee, tra le quali la ricostituzione della biblioteca di una scuola o di un asilo nido.
Abbiamo subito cercato di metterci in contatto con il Centro Servizi del Volontariato delle Marche, dove la nostra Associazione è iscritta, e, tramite il loro sito nazionale, con il Centro dell'Abruzzo.
Purtroppo non abbiamo ricevuto risposta perché le adesioni per collaborare ai soccorsi erano tante da indurre i responsabili a sospenderle momentaneamente.
Amma ci insegna che la perseveranza è una dote indispensabile e per questo non ci siamo arresi. Abbiamo fatto un appello a tutte le persone impegnate nel servizio volontario per Amma.
In seguito a questo, si sono create delle circostanze che ci hanno consentito di arrivare ai responsabili della Protezione Civile di L'Aquila.
Parlando con il responsabile del COM1 (Centro Operativo Misto della Protezione Civile) abbiamo saputo che c'era urgente bisogno di lavatrici in alcune tendopoli che ne erano ancora sprovviste, o in altre che ne contavano un numero insufficiente per soddisfare i bisogni delle numerose persone che vivono nei vari campi. Ci hanno detto che servivano circa 20 lavatrici, ma che anche 2 o tre potevano essere sufficienti.
Così è iniziata l'avventura, il primo progetto di opere umanitarie dell'Associazione di Amma in Italia!
Dopo che la terra ha tremato a L’Aquila, il 6 aprile, molte persone che seguono Amma hanno chiamato o scritto per chiedere se potevamo portare un nostro aiuto alle popolazioni colpite.
Abbiamo quindi interpellato il gruppo di coordinamento europeo per avere delle direttive in merito. Le indicazioni ricevute sono state affermative e ci hanno invitato a fare riferimento sempre e solo alle autorità locali competenti.
Alin, uno dei responsabili europei, ci ha suggerito alcune idee, tra le quali la ricostituzione della biblioteca di una scuola o di un asilo nido.
Abbiamo subito cercato di metterci in contatto con il Centro Servizi del Volontariato delle Marche, dove la nostra Associazione è iscritta, e, tramite il loro sito nazionale, con il Centro dell'Abruzzo.
Purtroppo non abbiamo ricevuto risposta perché le adesioni per collaborare ai soccorsi erano tante da indurre i responsabili a sospenderle momentaneamente.
Amma ci insegna che la perseveranza è una dote indispensabile e per questo non ci siamo arresi. Abbiamo fatto un appello a tutte le persone impegnate nel servizio volontario per Amma.
In seguito a questo, si sono create delle circostanze che ci hanno consentito di arrivare ai responsabili della Protezione Civile di L'Aquila.
Parlando con il responsabile del COM1 (Centro Operativo Misto della Protezione Civile) abbiamo saputo che c'era urgente bisogno di lavatrici in alcune tendopoli che ne erano ancora sprovviste, o in altre che ne contavano un numero insufficiente per soddisfare i bisogni delle numerose persone che vivono nei vari campi. Ci hanno detto che servivano circa 20 lavatrici, ma che anche 2 o tre potevano essere sufficienti.
Così è iniziata l'avventura, il primo progetto di opere umanitarie dell'Associazione di Amma in Italia!
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