Consegna delle lavatrici a L'Aquila

venerdì 17 luglio 2009

Le lavatrici sono arrivate a L'Aquila e sono state distribuite in 5 campi!

Quando si fa servizio a nome di Amma ci si trova spesso a doversi confrontare con cambiamenti dell'ultimo minuto, con la flessibilità che serve per trovare la soluzione alla sfida che si presenta, ed è proprio con questa premessa che è iniziato il secondo viaggio verso L'Aquila.

Alla partenza, il furgone sembrava troppo piccolo per contenere le 20 lavatrici. Giovanni, Luca e Giuseppe hanno sudato sette camicie per riuscire a incastrare le macchine e poter finalmente chiudere il portellone del veicolo.



Al nostro arrivo, il responsabile del campo “Verde Acqua” e i vari volontari ci hanno accolto con molto calore: “Siete quelli delle lavatrici, vero? Benvenuti”. Tutti sapevano che “quelli delle lavatrici” avrebbero trascorso una notte in tenda con loro.
Così è stato e l'indomani mattina abbiamo istallato insieme le prime 3 macchine.



Siamo andati poi nei campi di “Sassa Pagliare” gestito da una associazione locale, di “Gignano”, gestito dal parroco del quartiere (Don Juan), di “Collemaggio”, coordinato dalla Croce Rossa e nel più grande, quello di “Piazza D'Armi”, gestito dalla Protezione Civile dell'Emilia Romagna. Abbiamo trovato realtà molto diverse l'una dall'altra, passando da quella quasi famigliare di “Verde Acqua” a quella super organizzata di “Piazza D'Armi”. Qui, per entrare, abbiamo dovuto lasciare un documento e ricevere un lasciapassare.
In questo campo vivono circa 1000 persone di varie nazionalità, e l'integrazione non è stata semplice. La difficoltà ad adattarsi a una situazione nuova e molto disagevole, ha portato alcune persone ad agire in modo inconsulto, e a compiere anche atti vandalici.


Il numero esiguo di lavatrici disponibile ha creato a volte delle tensioni e il dono di 13 nuove macchine è stato accolto con molta gratitudine.
In questo campo, abbiamo visto un container allestito con lavatrici e asciugatrici e noi abbiamo iniziato a sognare di partecipare alla futura realizzazione di altri container già pronti per essere trasportati in caso di necessità e facilmente installabili, attrezzandoli con le lavatrici recuperate una volta che le tendopoli saranno smantellate. Nella nostra mente c’erano già molti container col logo di Amma che abbraccia con il cuore rosso pulsante di amore, pronta a portare un vento di sollievo ovunque arriva!

Non è semplice descrivere l’esperienza che abbiamo condiviso, a causa delle situazioni molto diverse tra loro che avevamo di fronte e soprattutto del drammatico contrasto tra il vuoto di una città sventrata che appare del tutto abbandonata, i tetti delle case ammassati a terra come detriti senza vita e il calore umano provato intorno a un tavolo nei due campi in cui abbiamo mangiato e dormito. E ancora, tra lo sguardo incerto della vecchietta che evita di entrare nel container delle docce, imbarazzata da una promiscuità cui non è abituata, e il suo sorriso raggiante nel ringraziarci per l’aiuto portato, oppure tra le difficoltà burocratiche incontrate nello stilare i contratti di comodato d’uso delle lavatrici e la grande disponibilità di ogni responsabile di campo ad assumersi l’impegno di restituirci le lavatrici nel momento dello smantellamento delle strutture provvisorie e soprattutto ad accontentarsi di un numero inferiore di lavatrici affinché anche gli altri ne possano ricevere almeno una....
Un grande puzzle di indimenticabile umanità.





 

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