di nuovo all'Aquila dopo il programma di Amma a Milano
mercoledì 25 novembre 2009
Siamo potuti tornare all'Aquila solo un mese e mezzo dopo il nostro ultimo viaggio perché nel frattempo, Amma è venuta in Europa e siamo stati occupati nell’organizzazione del programma di Milano.
La situazione nei vari campi è molto cambiata e, anche se con un po' di ritardo sui tempi preannunciati, le tende sono state tolte quasi ovunque e abbiamo trovato una atmosfera di smobilitazione generale. Gli stadi di calcio non ospitano più le tendopoli, e alcuni campi sono diventati dei cantieri con scavi in corso.
Molte persone sono state trasferite presso la Scuola della Guardia di Finanza di Coppito, dove si è svolto il G8 mentre altre sono andate in alberghi nelle vicinanze o sulla costa, altre ancora nei nuovi appartamenti o sono tornate a casa.
Abbiamo potuto verificare che la costruzione di nuovi alloggi sta continuando di buona lena e sono sorti così interi quartieri dotati di pannelli solari installati sui tetti.
Col furgone siamo potuti passare anche per il centro storico, perché una strada è stata riaperta al traffico, ma purtroppo abbiamo constatato che lì nulla è cambiato: palazzi sventrati, calcinacci sparsi, una ferita ancora aperta.
La situazione delle lavatrici donate ai vari campi riflette questa situazione esterna: alcuni apparecchi sono stati curati e fatti funzionare con attenzione, altri sono stati utilizzati in continuazione, 7 giorni su 7 con meno cura.
Il risultato è stato che alcune macchine ancora funzionanti sono state assegnate a persone o istituzioni, e noi abbiamo potuto riprendere solo 9 macchine rotte.
La sorpresa meno piacevole è stata quella di non trovare più le lavatrici lasciate presso il campo Verde Acqua che telefonicamente , alla vigilia del nostro viaggio, il responsabile del campo ci aveva assicurato essere pronte per la riconsegna.
Possiamo solo augurarci che siano andate a persone bisognose e che possano continuare a essere utili.
Avevamo preso degli accordi per donare 3 macchine a Suor Mirella che gestisce una casa di accoglienza, e ci è molto dispiaciuto non poter mantenere questa promessa. Non ci arrendiamo però e ci auguriamo di poter recuperare alcune delle 9 lavatrici non funzionanti che abbiamo portato a riparare, e di poterle regalare agli ospiti di Suor Mirella.
Delle 20 lavatrici iniziali, tolte le 9 in riparazione e le 3 scomparse, 2 sono state consegnate a una casa per anziani gestita dal Comune di L’Aquila; tramite Antonio e chi ha gestito il campo di Sassa Pagliare, dove avevamo lasciato 2 apparecchi, abbiamo donato una lavatrice a una famiglia bisognosa con un bambino con handicap e abbiamo lasciato l'altra all’associazione che ha gestito la tendopoli e che continua a occuparsi delle necessità della comunità locale, organizzando spesso incontri e cene per persone anziane.
Al momento in cui vi scriviamo siamo ancora alla ricerca di 4 lavatrici che sono state probabilmente stoccate in un container, ma non sappiamo dove. Queste 4 macchine e le 9 non funzionanti fanno parte della dotazione lasciata alla tendopoli di Piazza d'Armi, successivamente spostate a Coppito. Se all’inizio del progetto qualcuno ci avesse detto che la macchine avrebbero fatto questa fine dopo solo pochi mesi, non gli avremmo creduto, ma abbiamo capito che in simili situazioni esse sono utilizzate quanto in 10 anni in una casa privata.
Abbiamo ancora una volta avuto la conferma di quanto siano state e continuino a essere importanti per una armoniosa convivenza.
La piccola delusione del furto e delle macchine fuori uso è scomparsa quando il Signor Sgrulloni che ci accompagnava a recuperare gli apparecchi rotti ci ha detto: “Grazie, grazie di cuore per quello che avete fatto: spero che un giorno qualcuno di molto più importante di me ve lo dirà”. Ci ha fatto capire che sono queste piccole cose che permettono alla grande macchina dei soccorsi di funzionare.
La stessa scritta di ringraziamento “Grazie a tutti voi che ci avete sostenuto e aiutato in questo momento difficile” era appesa nel campo di Gignano dove abbiamo rivisto con piacere Don Juan dal sorriso contagioso.
Questa esperienza delle lavatrici è stata molto formativa perché ci ha permesso di capire l'importanza di non avere aspettative, di non giudicare con i soliti parametri quello che si vede perché non tutto è visibile e comprensibile se non si vive l'esperienza fino in fondo. Continueremo a condividere con voi tutti questa opportunità che Amma ci ha dato e vi aggiorneremo quanto prima sull'esito delle ricerche dei pezzi mancanti e delle riparazioni in corso.
Per quanto riguarda invece l'aiuto che volevamo dare alle scuole del comprensorio “Alcide de Gasperi” dobbiamo dire che non siamo riusciti a trovare una soluzione attuabile.
Per fortuna, le maestre e la nuova Preside hanno avuto più aiuti del previsto da parte delle persone locali e questo ha fatto sì che non ci sia più stato bisogno di andare a pulire le aule. Abbiamo però avuto conferma tramite la vicaria, la Sig.ra Cavallo che tutto procede bene, che le scuola ha ripreso a funzionare normalmente.
La situazione nei vari campi è molto cambiata e, anche se con un po' di ritardo sui tempi preannunciati, le tende sono state tolte quasi ovunque e abbiamo trovato una atmosfera di smobilitazione generale. Gli stadi di calcio non ospitano più le tendopoli, e alcuni campi sono diventati dei cantieri con scavi in corso.
Molte persone sono state trasferite presso la Scuola della Guardia di Finanza di Coppito, dove si è svolto il G8 mentre altre sono andate in alberghi nelle vicinanze o sulla costa, altre ancora nei nuovi appartamenti o sono tornate a casa.
Abbiamo potuto verificare che la costruzione di nuovi alloggi sta continuando di buona lena e sono sorti così interi quartieri dotati di pannelli solari installati sui tetti.
Col furgone siamo potuti passare anche per il centro storico, perché una strada è stata riaperta al traffico, ma purtroppo abbiamo constatato che lì nulla è cambiato: palazzi sventrati, calcinacci sparsi, una ferita ancora aperta.
La situazione delle lavatrici donate ai vari campi riflette questa situazione esterna: alcuni apparecchi sono stati curati e fatti funzionare con attenzione, altri sono stati utilizzati in continuazione, 7 giorni su 7 con meno cura.
Il risultato è stato che alcune macchine ancora funzionanti sono state assegnate a persone o istituzioni, e noi abbiamo potuto riprendere solo 9 macchine rotte.
La sorpresa meno piacevole è stata quella di non trovare più le lavatrici lasciate presso il campo Verde Acqua che telefonicamente , alla vigilia del nostro viaggio, il responsabile del campo ci aveva assicurato essere pronte per la riconsegna.
Possiamo solo augurarci che siano andate a persone bisognose e che possano continuare a essere utili.
Avevamo preso degli accordi per donare 3 macchine a Suor Mirella che gestisce una casa di accoglienza, e ci è molto dispiaciuto non poter mantenere questa promessa. Non ci arrendiamo però e ci auguriamo di poter recuperare alcune delle 9 lavatrici non funzionanti che abbiamo portato a riparare, e di poterle regalare agli ospiti di Suor Mirella.
Delle 20 lavatrici iniziali, tolte le 9 in riparazione e le 3 scomparse, 2 sono state consegnate a una casa per anziani gestita dal Comune di L’Aquila; tramite Antonio e chi ha gestito il campo di Sassa Pagliare, dove avevamo lasciato 2 apparecchi, abbiamo donato una lavatrice a una famiglia bisognosa con un bambino con handicap e abbiamo lasciato l'altra all’associazione che ha gestito la tendopoli e che continua a occuparsi delle necessità della comunità locale, organizzando spesso incontri e cene per persone anziane.
Al momento in cui vi scriviamo siamo ancora alla ricerca di 4 lavatrici che sono state probabilmente stoccate in un container, ma non sappiamo dove. Queste 4 macchine e le 9 non funzionanti fanno parte della dotazione lasciata alla tendopoli di Piazza d'Armi, successivamente spostate a Coppito. Se all’inizio del progetto qualcuno ci avesse detto che la macchine avrebbero fatto questa fine dopo solo pochi mesi, non gli avremmo creduto, ma abbiamo capito che in simili situazioni esse sono utilizzate quanto in 10 anni in una casa privata.
Abbiamo ancora una volta avuto la conferma di quanto siano state e continuino a essere importanti per una armoniosa convivenza.
La piccola delusione del furto e delle macchine fuori uso è scomparsa quando il Signor Sgrulloni che ci accompagnava a recuperare gli apparecchi rotti ci ha detto: “Grazie, grazie di cuore per quello che avete fatto: spero che un giorno qualcuno di molto più importante di me ve lo dirà”. Ci ha fatto capire che sono queste piccole cose che permettono alla grande macchina dei soccorsi di funzionare.
La stessa scritta di ringraziamento “Grazie a tutti voi che ci avete sostenuto e aiutato in questo momento difficile” era appesa nel campo di Gignano dove abbiamo rivisto con piacere Don Juan dal sorriso contagioso.
Questa esperienza delle lavatrici è stata molto formativa perché ci ha permesso di capire l'importanza di non avere aspettative, di non giudicare con i soliti parametri quello che si vede perché non tutto è visibile e comprensibile se non si vive l'esperienza fino in fondo. Continueremo a condividere con voi tutti questa opportunità che Amma ci ha dato e vi aggiorneremo quanto prima sull'esito delle ricerche dei pezzi mancanti e delle riparazioni in corso.
Per quanto riguarda invece l'aiuto che volevamo dare alle scuole del comprensorio “Alcide de Gasperi” dobbiamo dire che non siamo riusciti a trovare una soluzione attuabile.
Per fortuna, le maestre e la nuova Preside hanno avuto più aiuti del previsto da parte delle persone locali e questo ha fatto sì che non ci sia più stato bisogno di andare a pulire le aule. Abbiamo però avuto conferma tramite la vicaria, la Sig.ra Cavallo che tutto procede bene, che le scuola ha ripreso a funzionare normalmente.
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